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Investire in pubblicità online: perché le aziende B2B non possono ignorarlo
Negli ultimi anni, le spese globali in pubblicità online sono aumentate in modo significativo, riflettendo il passaggio delle aziende verso strategie digitali sempre più raffinate. Secondo recenti studi, si prevede che la spesa mondiale in pubblicità su internet raggiungerà, con un incremento costante, circa i 700 miliardi di dollari entro la fine di quest’anno. Questo trend non è casuale: l’aumento del tempo trascorso online dai consumatori e la crescente importanza delle piattaforme informatiche hanno reso il digitale una parte imprescindibile del budgeting marketing delle imprese.
Secondo diversi studi, infatti, il budget da stanziare per il marketing rispetto al totale del fatturato oscilla tra il 3 e il 7% che può essere investito in diverse attività digitali: dalla SEO alla gestione dei social, dalle campagne ADV all’email advertising, in base alle esigenze di ogni singola azienda.
Le aziende, incluse quelle B2B, stanno comprendendo che per rimanere competitive e guadagnare con la pubblicità, è fondamentale adottare strategie digitali mirate. Ma cosa spinge sempre più aziende a investire in pubblicità online?
L’aumento delle spese in pubblicità online
La crescente digitalizzazione ha portato a un cambiamento nelle abitudini dei consumatori, con un numero sempre maggiore di persone che utilizza internet, non solo per l’intrattenimento, ma anche per la ricerca di informazioni su prodotti e servizi. Questo ha spinto molte aziende a fare pubblicità su internet per intercettare questi utenti, con una particolare enfasi su piattaforme come Google Ads, LinkedIn e gli altri social media.
Negli ultimi cinque anni, le spese in pubblicità online sono aumentate in modo significativo, con un tasso di crescita annuale che oscilla tra il 10% e il 20%, a seconda del mercato e della tipologia di campagna. In particolare, si è notato un forte aumento della pubblicità video e delle campagne sui social media, che rappresentano circa il 40% del totale della spesa digitale.
Le aziende B2B, che tradizionalmente investivano maggiormente in fiere ed eventi fisici, stanno ora spostando gran parte del loro budgeting marketing verso il digitale. Questo spostamento è stato accelerato anche dalla pandemia nel 2020, che ha reso necessaria una maggiore presenza online per raggiungere i clienti e generare lead. Di conseguenza, le aziende B2B stanno destinando una percentuale crescente del loro budget alle attività di marketing digitale, rendendo l’investimento in pubblicità online un pilastro delle loro strategie.
Perché un’azienda B2B deve investire nella pubblicità online
Ma perché un’azienda B2B dovrebbe investire in pubblicità online? I motivi sono molteplici e derivano dai vantaggi unici che la pubblicità digitale può offrire rispetto ai canali tradizionali.
Targeting preciso e ottimizzato
Uno dei principali vantaggi della pubblicità su internet è la possibilità di raggiungere un pubblico specifico e qualificato. Le piattaforme digitali, come LinkedIn, Google e Facebook, permettono di segmentare gli utenti in base a vari criteri, come settore, posizione geografica, titolo professionale e comportamento online. Questo livello di targeting consente alle aziende B2B di raggiungere decisori aziendali e potenziali clienti, ottimizzando così le risorse investite.
Misurabilità dei risultati
Un altro motivo per cui le aziende B2B dovrebbero fare pubblicità su internet è la possibilità di misurare con precisione i risultati delle campagne. Attraverso strumenti di analisi, è possibile monitorare il ritorno sull’investimento (ROI), il tasso di conversione (CR) e il costo per acquisizione (CPA). Questo consente di adattare le campagne in tempo reale, ottimizzando le risorse e massimizzando il rendimento.
Maggiore visibilità e brand awareness
Essere presenti online è diventato fondamentale per mantenere la visibilità del brand. La pubblicità online permette alle aziende di aumentare la brand awareness, raggiungendo un pubblico vasto e diversificato. In un contesto B2B, la visibilità è cruciale per affermare la propria autorità e attirare nuovi clienti. Inoltre, le campagne di retargeting consentono di rimanere presenti nella mente dei potenziali clienti anche dopo che hanno visitato il sito web aziendale, mantenendo vivo l’interesse verso l’azienda.
Quanto investire in pubblicità online
Decidere quanto investire in pubblicità online dipende da vari fattori, tra cui il budget complessivo disponibile, gli obiettivi di marketing e il tipo di settore in cui si opera. Tuttavia, ci sono alcune linee guida generali che possono aiutare le aziende B2B a definire un budget efficace.
Allocare una percentuale del fatturato
Molte aziende seguono la regola di destinare una percentuale del loro fatturato annuo al marketing digitale. Non è mai semplice definire una percentuale precisa, poiché dipende dal settore, dagli obiettivi aziendali e dalla fase in cui si trova l’azienda. Tuttavia, in generale, si possono individuare queste fasce di investimento:
- Le aziende B2B investono una percentuale che varia tra il 2% e il 7%.
- Le aziende B2C, invece, dedicano tra il 5% e il 15% del loro fatturato.
- Aziende in crescita e startup possono arrivare a destinare tra il 10% e il 20% per accelerare la brand awareness.
- Settori ad alta competizione (moda, food, tech, luxury): superano spesso il 20% del fatturato per ritagliarsi una quota di mercato, puntando soprattutto sul brand building.
Queste strategie di marketing includono attività come SEO, pubblicità su Google Ads, campagne sui social media e azioni di lead generation, fondamentali per la crescita e il posizionamento del brand.
Valutare il costo per lead
Un altro approccio per stabilire quanto investire in pubblicità online è quello di calcolare il costo per acquisire un lead e il valore di ciascun cliente. Questo metodo permette di avere una visione più precisa dell’investimento necessario. Se, ad esempio, ogni lead ha un valore medio di 500 euro per l’azienda e il costo per lead delle campagne è di 50 euro, significa che, per ogni 10 lead acquisiti, si genera un valore di 5.000 euro. Se l’obiettivo è ottenere 100 lead al mese, l’azienda dovrebbe prevedere un budget di 5.000 euro per le campagne pubblicitarie. In questo modo, l’investimento risulta proporzionato al valore generato, garantendo un ritorno economico positivo.
Adattare il budget in base ai risultati
L’importante è considerare che il budget non deve essere statico. Monitorare i risultati e adattare le campagne permette di ottimizzare le risorse investite e aumentare l’efficacia della pubblicità su internet. Se una campagna sta portando risultati positivi, può essere utile aumentare l’investimento per massimizzare i guadagni, mentre in caso contrario si possono orientare le risorse verso altre strategie.
L’investimento giusto per un futuro digitale
Investire in pubblicità online è diventato un passaggio obbligato per le aziende B2B che vogliono crescere e rimanere competitive in un mercato sempre più digitale. La possibilità di guadagnare con la pubblicità, di monitorare i risultati e di raggiungere un pubblico altamente targettizzato rende la pubblicità su internet una delle strategie più efficaci e misurabili disponibili. Definire un budgeting marketing adeguato e monitorare costantemente le performance sono gli elementi chiave per ottenere il massimo dal proprio investimento.
Se desideri far crescere la tua azienda e migliorare la tua visibilità online, affidati a professionisti del settore per creare campagne di successo e raggiungere nuovi traguardi.